La stanza è muta d’ogni luce. Scrivo nell’oscurità. Traccio i miei segni nella notte che è solida contro l’una e l’altra coscia come un’asse inchiodata. Imparo un’arte nuova.»
Notturno è un progetto che parla di un crollo psicologico.
Proprio come nella produzione in prosa lirica dannunziana, in questi scatti viene espresso un forte senso di solitudine e inquietudine, insieme a dolore fisico e mentale che si traduce in buio e oscurità.